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Addio a Manfredo Ghidoni

da | Mar 8, 2020 | Nonantola | 0 commenti

Nonantola piange Manfredo Ghidoni, politico e sindacalista di lungo corso, che si è spento a 91 anni. Originario di San Prospero, viveva a Nonantola.

Commosso il ricordo dell’ex senatore nonantolano Stefano Vaccari:

 

Con Manfredo Ghidoni ho sempre parlato discusso, ragionato, condiviso, riso a lungo e tante volte. Lui assomigliava fisicamente a mio padre e forse perché l’ho perso troppo presto nel 1999 e i due si conoscevano bene fin dalla Federterra, mi ero affezionato a lui già quando ero Sindaco. Ma ci conoscevamo fin dai “tempi antichi” ormai, quando lui ed altri compagni del PCI di Nonantola ci hanno “cresciuti” partendo dalla diffusione de L’Unita la domenica mattina. Per lui ero il figlio di Dante Manac. Per me è sempre stato “un consigliere politico”, nell’accezione più alta che ha questo ruolo nelle istituzioni, sia sulla politica e la vita a Nonantola che sulla politica nazionale. Lo ascoltavo sempre con la grande attenzione che si presta ad un padre, perché da lui venivano consigli, rimproveri, proposte, riflessioni che mi hanno fatto svolgere meglio il compito che i nonantolani prima e i cittadini tutti poi mi hanno affidato in questi anni. Poche volte eravamo in disaccordo è più spesso trovavamo una soluzione una sintesi più avanzata delle nostre idee di partenza, soprattuto quando era vicepresidente del Centro Sociale Anziani. Si chiama politica quella bella, fatta di idee, pensieri lunghi, proposte, sintesi, soluzioni, azione. Questo mi ha insegnato Manfredo, e sicuramente se non ci fosse stato lui a “consigliarmi” come agire non sarei diventato quello che sono oggi.
A Manfredo piaceva scrivere e mettere nero su bianco i suoi pensieri le sue riflessioni, le poesie, alcuni dei quali li conservo ancora gelosamente.
Me lo ha sempre detto che voleva lasciare una traccia della sua enorme esperienza come dirigente sindacale, politico, associativo, animatore e promotore di progetti di comunità ante litteram come quello dei campi da bocce e il parco dì Monteombraro.
Questa qui sotto e la copertina del libro che l’anno scorso ha presentato a Nonantola grazie allo Spi Cgil, alla quale non ero presente ma era come se ci fossi stato. Lui il suo obiettivo lo aveva già raggiunto: lasciare una traccia indelebile nella vita dei tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Io tra questi mi sono sempre sentito un privilegiato per avere condiviso tanto tempo con lui e grazie a questo tempo e alle sue parole, diventato una persona migliore. Grazie Manfredo, grazie per le tracce che hai lasciato in me. Adio Zuvnot !!

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