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Provincia Mo: decreto Covid-19, i commenti di Tomei e Muzzarelli

da | Mar 9, 2020 | | 0 commenti

«I chiarimenti del Governo, sollecitati dagli enti locali, hanno scongiurato il pericolo di fermare il nostro sistema produttivo, pur stabilendo regole stringenti che vanno nella direzione del contenimento del contagio. Siamo soddisfatti e certi che questo sia il segnale che la direzione intrapresa sia quella giusta».

Lo afferma Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, a proposito del decreto che ha stabilito le limitazioni per il contenimento della diffusione del coronavirus.

«A chi mi chiede come comportarsi – aggiunge Tomei – suggerisco di farsi formalizzare dal proprio datore di lavoro la necessità di spostamento, in modo tale da potersi muovere senza rischi», restano comunque altri nodi ancora da sciogliere «relativi ai ristoratori che dovrebbero chiudere alle 18; resta da capire come si configurano i tanti esercizi che somministrano servizi con consegna a domicilio, i delivery e i piccoli ristoratori che fanno asporto. Per questo e tutto il resto attendiamo che la Regione, nell’interlocuzione che sta avendo col Governo in questi minuti, possa darci risposte certe».

Tomei conclude ritornando sulla difficile situazione più generale, «in cui ciascuno è chiamato ad un sacrificio personale per un bene collettivo. Sono certo che sapremo essere comunità come lo siamo stati in passato quando abbiamo superato prove altrettanto dure» e ribadisce ai cittadini di «essere attenti alle norme igieniche che ci vengono raccomandate, alle prescrizioni per evitare il contagio e più in generale a far prevalere, nella nostra routine quotidiana, quella cura particolare verso chi ci sta intorno».

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dopo l’incontro del Comitato operativo comunale (Coc), è intervenuto commentando il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che prevede misure più rigorose per evitare la diffusione del virus anche per il territorio della provincia:

L’ho detto ieri lo ribadisco con ancora più forza oggi. Serve una forte responsabilità personale e collettiva per garantire il rispetto delle indicazioni che ci arrivano dal governo con questo ulteriore provvedimento.
La situazione è seria.
Dobbiamo rispettare queste indicazioni per il bene nostro, delle persone che amiamo, per il bene di tutta la comunità.
Limitiamo gli spostamenti non necessari, andiamo al lavoro ma applicando le misure previste, la pulizia delle mani, il rispetto delle distanze.
È un appello per tutti i cittadini. Evitiamo di affollare i luoghi pubblici e privati, evitiamo di rivolgerci in questi giorni ai Servizi pubblici per cose che non sono urgenti e che possiamo rimandare.
Il Comune, grazie all’impegno dei propri dipendenti, continuerà a garantire tutti i servizi che possono rimanere aperti. Ma alcune riduzioni di attività sono inevitabili. Le comunicheremo con puntualità.
Ai nostri giovani chiediamo di cambiare per qualche settimana le proprie abitudini di vita. E lo stesso devono fare gli anziani: rimanete in casa, evitate di frequentare luoghi affollati…
Sappiamo quanto la socialità sia importante per noi tutti e per la nostra terra, ma ora dobbiamo ancora una volta reinventarci un modo per restare solidali, dobbiamo trovare insieme nuovi modi di fare comunità.
Al mondo dell’associazionismo, della cultura, dello sport, del volontariato, a tutto il mondo della scuola chiediamo un rinnovato impegno per continuare a garantire coesione sociale, a evitare che le persone si sentano sole. Le forme e i modi li dobbiamo trovare insieme e dobbiamo sperimentarli.
Ci saranno problemi, non dobbiamo nascondercelo, ma li affronteremo. Li stiamo già affrontando.
Alle imprese si chiede uno sforzo enorme: resistere alle difficoltà di questo momento e, nello stesso tempo, fare tutto il possibile per contenere la diffusione del virus e aiutare i lavoratori nella difficile organizzazione familiare.
Abbiamo chiesto aiuti e forme concrete di sostegno per le imprese e l’occupazione. Insieme dovremo fare in modo di non lasciare indietro nessuno.
Ma prima di tutto dobbiamo bloccare la diffusione del virus. Questa oggi è la priorità.
Dobbiamo metterci “in pausa”, rallentare un po’ tutti e così consentire ai medici e a tutti i sanitari di poter svolgere il proprio lavoro nelle migliori condizioni possibili, un lavoro fondamentale per tutta la comunità.
Grazie a tutto il personale della sanità, grazie a tutti coloro che stanno garantendo l’apertura dei servizi pubblici e delle attività di pubblica utilità della nostra città, grazie a tutti coloro che stanno affrontando questo momento difficile con la necessaria responsabilità.

 

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