La Guardia di Finanza di Rovigo con l’operazione “Tzigane” ha proceduto al sequestro di due abitazioni, due terreni, tre autovetture, di cui una Golf, e un Fiat Ducato, per un valore complessivo di 70mila euro, in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Venezia nei confronti del nucleo di nomadi del rodigino e di Mirandola, di cui la maggior parte risultano pregiudicati per reati di particolare allarme sociale come furti e rapine e gravati da precedenti misure restrittive.
Le indagini patrimoniali svolte, anche con l’ausilio di numerose banche dati, su tutti i soggetti hanno fatto emergere, in particolare, le posizioni di due persone fisiche, di sesso femminile, una di 38 anni l’altra di 36, originarie di Mirandola (Mo) risultate essere intestatarie dei beni, assolutamente incoerenti e sproporzionati rispetto alle fonti di reddito, considerato che tali soggetti non hanno mai dichiarato alcun reddito (ovvero in qualche annualità redditi di circa 4.000 €).
All’esito delle indagini è stata quindi inoltrata alla Procura della Repubblica di Rovigo, nel mese di gennaio, una proposta finalizzata all’adozione di misure ablative patrimoniali ai sensi della normativa antimafia.
Il Tribunale ordinario di Venezia, in accoglimento alla predetta richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica e ritenendo fondati i presupposti di pericolosità sociale in capo alle preposte in quanto ritenute soggetti che vivono abitualmente coi proventi derivanti da attività delittuose ed il cui valore dei beni risulta incongruente rispetto ai redditi posseduti, emetteva un decreto di sequestro finalizzato alla successiva confisca, disponendo l’immissione nel possesso dei beni da parte dell’amministratore giudiziario all’uopo nominato nonché l’esecuzione delle relative trascrizioni presso la Conservatoria dei registri immobiliari e l’ACI.