MIRANDOLA – “E’ stato volutamente rimosso. E ora torni al più presto”. Così l’associazione partigiani Anpi di Mirandola ricostruisce quanto avvenuto ai pannelli che rinnovavano la memoria dei partigiani di Mirandola: si trovava davanti alla porta del Comune ed è sparito l’altro giorno.
A dare notizia dell’accaduto era stato lo stesso Comune, con il sindaco che condannava pubblicamente il gesto. La ricostruzione fatta non ha per nulla convinto l’opposizione di centro sinistra, con la consigliera comunale Francesca che ha subito bollato l’accaduto come “un pasticcio” dell’amministrazione leghista.
Ora l’Anpi dice la sua.
Oggi è il 22 aprile 75 anni fa Mirandola e tante altre città è paesi della nostra provincia (Modena compresa) venivano liberate dal tiranno nazifascista grazie agli eserciti alleati e alle brigate PARTIGIANE.
Da 75 anni per tradizione il 22 aprile, l’amministrazione comunale di Mirandola, assieme alla nostra associazione e alla società civile, depongono un omaggio alla memoria di tutti quei combattenti che sulle strade e nelle campagne del territorio comunale hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Ma il 2020 è un anno strano!
Non ci sarà una vera festa il 25 aprile! Non ci saranno le deposizioni delle corone davanti ai monumenti. Non ci sarà la banda che suona “bella ciao”, il silenzio e conclude con il nostro inno nazionale. Non ci sarà il corteo delle istituzioni con sindaco in fascia tricolore, autorità civili e militari, noi dell’ANPI con labari e bandiere, le altre associazioni e i mirandolesi. Quest’anno dobbiamo stare “lontani”.
C’è il CORONA virus che ci tiene lontani. Vivere in una società partecipata proprio come ci hanno insegnato quei combattenti per la libertà, ci impone di stare lontani per stare tutti bene. Ma nell’era del digitale, della socializzazione da social, delle video chiamate collettive, delle lezioni su Skype e zoom, dello smartworking, si può stare vicini anche on line. Noi dell’ANPI siamo molto orgogliosi dei nostri QrCode, fatti in collaborazione con l’amministrazione comunale (e presentato da Claudio Reggiani a Bologna ricevendo il premio per le innovazioni tecnologiche Smau) già qualche anno fa. QrCode stampati e posizionati su due pannelli fuori dai municipi di Mirandola (quello “vecchio” e quello “nuovo”) e da cui é possibile collegarsi alla storia di ogni singolo sito partigiano della comune … E lo ammettiamo:un po’ ci consolava l’idea di avere dato, in tempi non sospetti, questa opportunità ai nostri concittadini: il tempo di un click, lo scatto di una foto, e le storie di Umbertina, Luigi, Silvano… sarebbero entrate nel vostro smartphone e ritornate all’oggi. Ma il 2020 é un anno strano abbiamo detto .
É l’anno in cui il comune di Mirandola ha urgente bisogno di posizionare una bacheca davanti al municipio e l’unico oggetto utile allo scopo è proprio il supporto dei nostri QrCode… e allora ciao Umbertina. É l’anno in cui l’amministrazione di Mirandola non sa proprio come sia potuto succedere che ignoti abbiamo “trafugato” lo stesso pannello … e allora ciao Luigi. E’ l’anno in cui il sindaco di Mirandola risponde alla nostra richiesta di chiarimenti spiegando che sempre lo stesso pannello (dello spessore di pochi centimetri normalmente addossato alla parete del municipio…e che comunque ha lasciato posto alla bacheca di cui sopra)” è stato volutamente rimosso per garantire al meglio la distribuzione dei buoni spesa. ..e allora ciao anche a Silvano. Come ANPI abbiamo già ufficialmente chiesto all’amministrazione di ripristinare il pannello esattamente come e dove era…
Dubbi rimangono sul come, il quando e il perché sia sparito il pannello originale. Per mano di chi e per volere di chi. Ma lo abbiamo già detto:il 2020 é un anno strano..
LEGGI ANCHE
Sfregio alla memoria dei partigiani a Mirandola, rimossa la targa che c’era in Comune
Mirandola, Donati: “25 aprile, preoccupa pasticcio dopo pasticcio”