Da Trieste a Capo Nord, 30 giorni di viaggio in bicicletta per un fine nobile, per aiutare un progetto solidale in favore dei bambini diversamente abili (qui e sotto la fotogallery l’approfondimento): il viaggio del mirandolese Davide Gaddi è cominciato venerdì 1 giugno, e SulPanaro.net lo seguirà giorno dopo giorno attraverso le sue parole, i suoi racconti e le sue foto. E una mappa aggiornata giorno dopo giorno.
13 giugno, Siauliai (Lituania)
Prima di tutto, una risposta: un lettore della rubrica, leggendo di quando in Polonia mi sono trovato in mezzo agli ubriachi (leggi qui), mi ha chiesto se per caso ho qualche “arma” da difesa con me, visto che viaggio in solitaria. No, non ne ho nessuna: cerco sempre di rasserenare il discorso, o di fingere di non capire, evitando che la situazione degeneri. Dovesse accadere – e spero di no – so comunque come comportarmi e come difendermi nel caso, anche in virtù di alcune mie precedenti esperienze lavorative perché ho fatto il servizio d’ordine alla Bussola e al Fandango.
Viaggiare da soli, comunque, è un insieme di sensazioni intense ed opposte, a volte anche estreme. Sei solo con la tua bici e hai un obiettivo, sei in balia degli eventi atmosferici e delle strade che trovi, così capita di passare in poco tempo dalla stanchezza alla felicità perché in quel momento non senti la fatica, dall’arrabbiatura a momenti in cui ti trovi di fronte a spettacoli naturali meravigliosi e ti manca il fiato. A tratti sembra davvero di essere in un film, in una favola. A volte mi fermo ad ascoltare la natura. Come oggi: mi sono seduto su una panchina, mi godevo il silenzio, gli uccelli che cinguettavano e… e a un certo punto arriva un ciclista ubriaco marcio. Ubriaco ma tranquillo, ma parlava e non si capiva cosa diceva. Finita la pace paradisiaca…
Detto ciò, oggi sono a Siauliai, ancora in Lituania. Stamattina ho fatto una diretta facebook, giravo su una strada ghiaiata e si è avvicinata una signora in auto per fare due chiacchiere, come ha visto anche chi era collegato… Strada ghiaiata dicevo, proprio così: qui sono tante, e a volte sono anche vie principali, tanto che mi capita di vedere sfrecciare dei camion a 80 km/h e che sparano polvere e sassi dappertutto. E tante ciclabili lo sono solo di nome: ce ne sono sempre di più col fondo in sabbia, e in alcuni casi mi tocca scendere e spingere, roba da matti.
Altro aspetto particolare della Lituania: cani sparsi ovunque. Non randagi, ma liberi di girare, e quando te li trovi accanto in bici diventa anche pericoloso.
Tanto verde, e soprattutto tante belle ragazze, devo ammetterlo!
(Davide)
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LA MAPPA
IL PROGETTO
Il viaggio di Davide è a favore dell’Azienda Agricola e Sociale Villa Forni, di Cognento (MO), molto attiva nell’offerta ai ragazzi diversamente abili (agricoltura sociale, pet terapy, ippoterapia, attività laboratoriali, etc.).
La famiglia Forni, una pietra miliare nella storia modenese, ha in essere un ambizioso progetto in più fasi che prevede inizialmente la costruzione di un grande pollaio all’avanguardia per galline ovaiole. Grazie alle uova, e alla farina di grano pregiato (miscela di semi antichi) diversi ragazzi disabili potranno cimentarsi nella preparazione di pasta fresca, rigorosamente nel rispetto della tradizione modenese, e trovare un ruolo se non un lavoro vero e proprio. Sarei felice se il mio viaggio, grazie al sostegno delle persone che mi seguono, potesse dare un concreto aiuto a chi, come i Forni, si spende per aiutare chi ha meno di noi.
Per sostenere l’iniziativa con eventuali donazioni: Iban IT43I0538723300000002619163