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Dopo il meteorite “Cavezzo”, che ha accompagnato i primi giorni del 2020, nella mattinata di venerdì 28 febbraio alcune persone, anche nella Bassa, hanno segnalato l’avvistamento, in cielo, della rapida comparsa di una palla di fuoco. Non si sono sbagliati: come conferma Prisma – Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera – “alle 09:35:25 UT (le 10:35 dei nostri orologi), un brillante bolide diurno ha solcato i cieli del centro e nord Italia. Segnalazioni sono giunte a PRISMA da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Campania”. E ancora: “Considerata la luminosità del fenomeno, doveva trattarsi di un meteoroide con un diametro di circa 1-2 metri ed è molto probabile che qualche frammento sia giunto al suolo”. Prisma ha tracciato (vedi link) la traiettoria del meteoroide, che sarebbe caduto al suolo in Croazia, secondo i calcoli della rete.

LEGGI ANCHE: La notizia sul sito specializzato della rete Prisma Inaf

L’immagine di copertina, che vedete anche qui a fianco, è stata ripresa proprio in Croazia, a Zagabria. “Se il bolide fosse stato notturno avrebbe illuminato il cielo a giorno – scrive il sito specializzato della rete Prisma Inaf – e con i dati della rete PRISMA si sarebbe potuto identificare lo strewn field e organizzare una ricerca sul campo. Una meteorite può essere dietro l’angolo, Cavezzo docet”.

Così, dopo quello del maggio 2017 e il meteorite di Capodanno – un cui significativo frammento è stato trovato dal mirandolese Davide Gaddi – chi si è trovato a guardare, per pura casualità e per qualche secondo, il cielo nella mattinata, ha potuto vedere uno spettacolo non certo consueto, ma al quale qui nella Bassa sembriamo quasi… esserci abituati.

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