Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Mirandolexit, Neri (Forza Italia): “Niente crisi al buio, serve un serio studio sulla governance”

da | Mar 4, 2020 | Camposanto | 0 commenti

“Niente crisi al buio, serve un serio studio sulla governance”. Così Mauro Neri consigliere comunale a Camposanto e in capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Unione Comuni Area Nord, commenta l’ipotesi di Mirandolexit di cui si sta parlando in questi giorni.

Scrive Neri:

“Diciamo ‘no’ a crisi al buio. L’Ucman avvii un serio studio per trovare la migliore governance.” L’Unione Area Nord non è lo strumento migliore per il governo del territorio, è evidente a tutti. Prima di cambiare però va fatto un discorso serio e su basi oggettive per capire dove si può andare. Quale è il punto d’arrivo? Una fusione, una convenzione tra enti, un’altra unione? Il “tana libera tutti” – ironizza Mauro Neri, capogruppo FI in Ucman – è l’unica risposta inaccettabile perché la buona Politica ragiona come sistema e non per campanile. Con che forza si possono battere i pugni sul tavolo per chiedere una strada o un ospedale se si rappresentano 10 o 15mila anime invece di 85mila? È secondo me quanto mai necessario, proprio oggi che amministriamo i tre comuni più grandi, avviare uno studio per capire come riformare il governo dell’attuale Ucman e come valutare alternative concrete e percorribili per avere un soggetto amministrativo in grado di rappresentare al meglio gli interessi del territorio e con dei costi chiari e certi.

MIRANDOLA, CAVEZZO E CONCORDIA, FINALE EMILIA, CAMPOSANTO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO E SAN FELICE –  Il sasso l’ha lanciato il deputato mirandolese della Lega Guglielmo Golinelli: l’Unione Comuni Area Nord – Mirandola, San Felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero –  è “un ente azzoppato, più un peso che un beneficio”, da cui uscire è visto come “inevitabile”.

Ma il malumore di Mirandola per i troppi oneri che le vengono attribuiti all’interno dell’Unione è storia antica. E se già l’Unione zoppicava quando era monocolore, tutta Pd, ora che è arrivata l’alternanza in tre Comuni su nove, con la Lega al governo, sembra implosa nell’ingovernabilità.

Una Unione, quella tra i nove Comuni della Bassa Modenese, che peraltro non è mai stata completata visto che ancora Cavezzo e Finale Emilia hanno i loro Vigili Urbani, e Finale Emilia ancora gestisce da sè gli asili nido. Il Comune di Cavezzo non si sta occupando della polizia municipale come previsto e Concordia è senza ragioneria nonostante la delega del sindaco Luca Prandini proprio alla ragioneria.

E che dire dei malumori dei sindacati sul fronte lavoro, dove su 200 dipendenti dell’Unione sono ritenuti troppi i dirigenti, e cè troppa disparità sul trattamento economico con gli altri lavoratori, che sono soprattutto maestre?
E poi, chi comanda nell’Unione?  Chi è la voce politica a capo dell’esecutivo? Pur essendoci una presidenza, non ha la stessa forza che aveva un sindaco nei confronti dei dipendenti comunali.

Tutto è scoppiato, però, sull’onda della rabbia per la delega alla Sanità che era stata tolta al sindaco di Mirandola, neo presidente Ucman, Alberto Greco.

La pazienza è finita davvero? Mirandola, San Felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero hanno ancora voglia di stare insieme? O si preferisce riesumare il vecchio progetto di Comune Unico, senza Finale Emilia e San Possidonio che non troppo tempo fa era propugnato dal Pd?

Ecco tutti gli articoli del nostro speciale Mirandolexit, così come è stata ribattezzata la volontà di Mirandola di uscire dall’Ucman.

**********************

Il dibattito sulla Mirandolexit

Le denunce dei sindacati

Il progetto Comune Unico e quello di Fusione dei Comuni

I problemi del 2019/1 La lunga, difficile, marcia per scegliere il presidente

I problemi del 2019/2 La diserzione

Condividi su: