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Inchiesta pedofili nella Bassa, Platis: “Depositato esposto alla Corte dei Conti sui 2.200.000 euro di cure ‘specialistiche’”

da | Apr 7, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – “Depositato esposto alla Corte dei Conti sui 2.200.000 euro di cure ‘specialistiche’. Chiediamo
alla magistratura contabile di verifica se c’e’ stato danno erariale”. Lo ha annunciato in una nota il consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Platis che così spiega:

Oggi un’ora di visita super specialistica al centro di San Polo d’Enza convenzionato con la nostra Unione costa 135 euro. Dal 2002 al 2013 abbiamo speso 2.200.000 euro che, stando ad alcune testimonianze e ai
documenti raccolti, pare servissero ad un paio di ore di terapie, ovvero 175 euro.

Stiamo parlando di una tariffa attuale confrontata con quelle applicate dal 2002. Nonostante in 17 anni l’inflazione abbia galoppato ed il cambio lira/euro abbia danneggiato il valore reale, questi importi sembrano proprio fuori da ogni parametro giustificabile.È quanto mai necessario che l’autorità contabile faccia piena luce
sulla vicenda, ragione per cui ho inviato un esposto con tutti i dati raccolti.

Sebbene non sia ancora oggi riuscito ad avere tutti i dati richiesti perché l’Unione Area Nord si è trincerata dietro ad una richiesta di parere al Garante della Privacy il quadro che appare è chiaro. L’Ausl di Modena prima, l’Unione Area Nord poi hanno sottoscritto una convenzione per la cura dei bambini con il CAB – Cenacolo Francescano, sostenendo di non avere risorse interne per fronteggiarlo, mentre il centro affidatario, nato proprio qualche tempo prima, ha assunto alcune figure professionali operative a Mirandola.

Anche sulla questione dell’opportunità e delle risorse interne effettivamente in servizio è stata investita la Corte dei Conti perché i mezzi ispettivi dell’opposizione non hanno permesso di dirimere la questione.

È arrivato il momento in cui qualcuno debba assumersi delle responsabilità. Nessuno potrà ridare la normalità a tutte quelle famiglie distrutte, ma è un dovere morale che la magistratura contabile accerti la condotta di una parte delle spese sostenute per ‘curare’ le presunte vittime di abusi e riti satanici.

La verità giudiziaria di numerosi casi, l’imminente richiesta di revisione dei processi e le testimonianze raccolte dall’ultima inchiesta giornalistica danno un quadro nuovo ed inquietante.

In Unione ho avuto la percezione che tutti dormissero sonni tranquilli, considerando prescritto ogni tipo di
reato. Invece questo è il classico esempio di come la spesa non fosse nota precedentemente e quindi solo in questi mesi si è delineato una sproporzione tra quanto speso ed il servizio offerto. La prescrizione è di 5 anni ma non dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ma dalla data della sua scoperta. Proprio su questo principio si basa la nostra richiesta alla magistratura contabili di tutelare gli interessi pubblici.

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